martedì 17 giugno 2014

Commercio

Come sarebbe se in questo sistema mondiale ci fosse un commercio equo per la produzione o la vendita di hashish e marijuana?
Per molto tempo gli afgani hanno coltivato cannabis per fare fumo.
A loro venivano retribuiti circa 200$ al chilo, mentre il consumatore finale, arrivava a pagare anche 16.000$ al chilo. Tutto il resto del profitto dove va a finire??
Probabilmente nelle mani di pedine intermedie, criminali organizzati e politici venduti, che purtroppo governano il commercio internazionale di hashish e marijuana.
 Se ci fosse un commercio equo il coltivatore potrebbe guadagnare 4000$ al chilo, mentre il consumatore pagherebbe finale pagherebbe l'hashish 8000$ al chilo.
Se questa produzione fosse ben organizzata e legalizzata, ci sarebbero notevoli incrementi monetari nei paesi via di sviluppo, come l'Afganistan, i quali potrebbero essere usati nella costruzione di infrastrutture come ospedali, scuole, strade e sistemi di irrigazione.
Purtroppo  ora nei paesi di sviluppo le piante di cocaina e oppio sono le più coltivate.
Tanti afgani sono costretti a coltivarle per mantenere le loro famiglie.
Le droghe pesanti prodotte da queste piante, arricchiscono in modo enorme i criminali, politici e finanziano il terrorismo.
La cannabis sia per il pianeta, per il coltivatore e per il consumatore è una pianta 'migliore' in tutti i sensi.
Un giusto prezzo per l'hashish permetterebbe al coltivatore un guadagno con la coltivazione della cannabis in un suo piccolo terreno.
L'hashish è presente nella maggior parte del mondo, perchè non rendere la sua produzione e la sua vendita eque per tutti?

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